La nostra storia

Una vita intera con le mani in pasta




La storia e i sapori del ristorante pizzeria “La Cicala”

Una vita intera con le mani in pasta, ma non nel senso negativo del termine. La storia di Angelo Introzzi e della sua famiglia è una storia da secoli legata alla farina e agli impasti. Pranzare o cenare a “La Cicala” di Montorfano non è una semplice esperienza gastronomica, ma un vero viaggio nella storia locale: un pizza verace che sa tanto, anzi tutto, di Comasco.


Angelo, sesto e ultimo di sei fratelli (quattro maschi e due femmine), contitolare col fratello Primo del ristorante pizzeria in Piazza Roma, fin dalla culla, nel 1955, è cresciuto nella farina e lo racconta con la simpatia che lo contraddistingue: “Le mie origini sono orgogliosamente nella Valle dei Mulini, a Fino Mornasco – ricorda – Ero figlio di una famiglia che da tre generazioni portava avanti l’arte e la fatica dei mugnai e lavorava anche nel settore alimentare”.

Quando Angelo era ancora bambino, il fratello maggiore, Luciano, faceva già il panettiere: “Mi ricordo perfettamente che mi ispirava l’impasto e il lavoro con la farina per fare il pane: così, all’età di 13 anni, mio padre Martino mi portò a Como, da un amico di famiglia, che aveva una piccola trattoria in via Borgovico, nei pressi di Villa Olmo. Era il 1968. Mio fratello Primo, classe 1951, lavorava già in una salumeria, vicino al locale: mio papà prese quindi accordi per mettermi al lavoro”.

“Salivo sulla corriera delle 7.20 insieme a mio fratello Primo, che tuttora gestisce La Cicala con me. Preparavo la sala per circa quaranta persone e, a mezzogiorno, aiutavo come cameriere la signora Fina, madre del titolare Giancarlo, che è stato il mio maestro. Giancarlo aveva fatto il pompiere a Roma e da un suo commilitone aveva imparato a fare la pizza. Rincasavo ogni giorno alle 20”.

Furono per Angelo tre anni di dura gavetta: “Avevo imparato a fare l’impasto tutto a mano, in ginocchio, e piano piano imparai anche a fare la pizza – racconta – Nel 1969 l’attività si trasferì in un locale nuovo con insegna “La Tavernetta”. Ero l’unico ragazzo comasco a fare la pizza in città: l’unico pizzaiolo comasco verace”.

Nel 1982 iniziò l’avventura de “La Cicala”: “Conobbi una famiglia di mobilieri arredatori canturini che mi proponevano di farmi socio con loro per la conduzione di un locale vicino a Lido di Montorfano, che aveva insegna “La Cicala”. Il nome era davvero inusuale. Con il loro aiuto e con quello di mio fratello Primo iniziò l’avventura come titolare. Nel 1990, poi, il trasferimento nella splendida cornice della piazza centrale di Montorfano”.

Il nome (La Cicala) era ed è correlato al verso delle cicale che, nei pressi del lago e del lido dove sorgeva la pizzeria, frinivano tutti i giorni.

Una storia personale e gastronomica fatta di sapori, profumi, rumori e magia del territorio e della sua storia. Una vera esperienza che i clienti possono ancora riscoprire nei piatti.

Per quanto riguarda le pizze, di qualsiasi gusto e tipo, l’impasto è davvero unico, figlio di un’esperienza ormai cinquantennale nella lavorazione. Non manca poi nel menu del ristorante un piatto che ricorda la storia: le penne della casa (che fino al 1990 venivano proposte come penne alla cicala). Niente a che vedere con strane esperienze culinarie: state sereni che non troverete le cicale nel piatto!!! Per richiamare il nome del locale e la presenza delle cicale, Angelo propone una pasta agli aromi, con diverse spezie ed erbe verdi che ricordano per certi versi il colore della cicala, mascotte del locale.
Da ultimo, ma non ultimo, la ricetta unica dei fratelli Introzzi è un impasto fatto di simpatia e di gentilezza per i clienti.

“Non ci stanchiamo mai di soddisfare i clienti: un passaggio nel nostro locale è come un viaggio nel tempo e nella storia. Dall’arte secolare dei mugnai a quella dei pizzaioli e ristoratori”.